Il mercato della bellezza e della cura della persona è in costante crescita e nonostante le aziende produttrici si sforzino di essere più sostenibili, la plastica monouso continua ad essere il principale componente del packaging di tantissime tipologie di prodotto. Nel mondo della cosmesi un contenitore di piccole dimensioni come un rossetto dal design convenzionale non è mai diventato oggetto di riprogettazione industriale perchè non si è mai sentita l'esigenza di "migliorare" un formato estremamente funzionale e universalmente accettato.


Il riciclaggio di oggetti piccoli ma complessi, che richiedono la separazione di materiali di assemblaggio complicati, è laborioso e antieconomico rispetto a confezioni più grandi che tendono a essere trattati a fine vita. Un classico rossetto, quindi, molto verosimilmente non sarà mai riciclato diventando ancora più pericoloso per l'ambiente rispetto ad altri contenitori.

Riprogettare il rossetto

Un team di studenti dell'ArtCenter College of Design forte di queste premesse ha completamente riprogettato il rossetto basandosi su una serie di condizioni:

  • sostituzione dei materiali attuali con plastiche biodegradabili che permettessero le lavorazioni tipiche di un cosmetico di lusso in termini di finitura e aspetto;
  • riduzione delle componenti;
  • introduzione del concetto di ricarica e quindi di riutilizzo dello stesso contenitore, prolungando la vita del prodotto prima dello smaltimento;
  • intervento sulla stessa formula del rossetto per assicurare una maggiore naturalità.

I ragazzi hanno identificato un materiale plastico recentemente sviluppato, derivato dalle alghe, che ha le stesse proprietà delle plastiche convenzionali ma è completamente biodegradabile nel compost domestico in circa 12 settimane. Questa modalità di riciclaggio è sensibilmente diversa da quella delle bioplastiche attualmente commercializzate come il PLA, che sono biodegradabili solo nei siti di compostaggio industriale. Ciò significa che il rossetto scomparirebbe completamente se disperso nell'ambiente, senza contribuire all'inquinamento da plastica.


Il design finale prevede l'uso di solo 5 componenti rispetto agli 11 che normalmente costituiscono il classico rossetto. Il tappo è collegato ad una cerniera che a sua volta è collegata alla base del rossetto: quando si spinge verso il basso, la cerniera solleva e fa salire il rossetto che quindi esce quando il tappo viene abbassato e rientra quando il tappo ritorna alla sua posizione originaria.


Semplice e funzionale.

Altro aspetto interessante riguarda la formula chimica del rossetto che, per coerenza con il pack, ha previsto un uso importante di componenti provenienti sempre dalle alghe: carotenoidi, pigmenti, sostanze nutritive. Le alghe sono riconosciute come la materia prima più rinnovabile e sostenibile perchè possono essere allevate usando anche acqua non potabile e senza l'uso di energia fossile.