MAKE-UP:

VALUTAZIONI DI EFFICACIA E STRATEGIE DI SUPPORTO AI CLAIM

FORMULAZIONE

Nell’era della cosmesi moderna è già ben noto il ruolo di utilità sociale e psicologica dei prodotti per il make-up. I prodotti per il trucco, apportando miglioramenti all’aspetto esteriore di una persona, le conferiscono un maggiore livello di autostima e una maggiore sicurezza nei rapporti interpersonali.

Recentemente i prodotti per il make-up hanno subito un rapido progresso e sono passati da prodotti di pura decorazione a sistemi altamente funzionali che garantiscono protezione dai raggi UV, effetto idratante o antiage. Tutto questo ha reso necessaria da un lato l’evoluzione della strategia formulativa e dall’altro la ricerca di protocolli sperimentali di efficacia a supporto di nuove performance e funzionalità.

    INTRODUZIONE   

    A fronte di prodotti sempre più performanti e dalle molteplici caratteristiche, le metodologie utilizzate negli studi clinici effettuati per valutare l’efficacia dei prodotti make-up sono altamente variegate (1).


    Valutazioni strumentali

    In primo luogo, si utilizzano metodiche strumentali non invasive, che si basano su strumenti di bioingegneria in grado di misurare le proprietà fisiologiche cutanee. Le valutazioni strumentali evidenziano in maniera oggettiva, ripetibile e riproducibile gli effetti dell’applicazione di un prodotto cosmetico sulla cute, mediante la raccolta di dati numerici e la successiva validazione statistica.

    Queste metodiche possono essere utilizzate per valutare non solo le proprietà più caratteristiche di un prodotto make-up, quali ad esempio effetto long lasting o no transfer, ma anche quelle che li rendono prodotti complessi e multifunzionali, quali l’efficacia idratante o antiage.

    Le immagini digitali rappresentano un utile strumento a supporto degli studi di efficacia. Attualmente si utilizzano macchine fotografiche digitali professionali oppure strumenti di acquisizione ed elaborazione delle immagini basati sulla video dermoscopia digitale (2); questi ultimi sono dotati di una videocamera ad alta definizione che consente di acquisire e ingrandire immagini di qualunque superficie cutanea in condizioni standard di illuminazione e messa a fuoco. Le immagini vengono memorizzate nei loro colori reali e possono essere anche utilizzate per il calcolo di lunghezze, diametri e aree di superficie.


    Valutazioni cliniche e soggettive

    A completamento delle valutazioni strumentali ci sono le valutazioni cliniche: effettuate dal medico specialista (es. dermatologo, oculista) che valuta oggettivamente il miglioramento dei parametri cutanei mediante l’utilizzo di punteggi e scale.

    Il giudizio dell’utilizzatore viene raccolto con la compilazione di un questionario di valutazione soggettiva (3), dove si esprime un’opinione sulle performance percepite e la gradevolezza del prodotto.


    Valutazioni sensoriali

    Ciascuno di noi oggi giorno effettua analisi sensoriali dei prodotti con cui interagisce. I risultati di queste percezioni aumentano o diminuiscono la potenzialità d’acquisto dei prodotti stessi. È chiara quindi l’importanza delle valutazioni sensoriali a complemento dei test d’efficacia. In breve, l’analisi sensoriale è una disciplina scientifica utilizzata per identificare, misurare e interpretare gli stimoli indotti dall’uso di un prodotto e trasmessi ai nostri organi di senso. Utilizza un gruppo di panelisti addestrati (4) a percepire e quantificare gli stimoli sensoriali generati dall’interazione tra la pelle e il prodotto. Esistono varie tecniche sensoriali (5), selezionate sulla base dell’obiettivo primario: per evidenziare differenze o similarità tra i prodotti si utilizzano i test discriminativi, mentre per quantificare l’intensità di tali differenze vengono invece utilizzati i test descrittivi (6).

    L’analisi sensoriale è una tecnica di analisi estremamente versatile mediante la quale si ottengono informazioni sulle caratteristiche qualitative del prodotto, sull’intensità della percezione generata dal contatto tra pelle e prodotto e sugli effetti cosmetici indotti da specifici ingredienti.

    VALUTAZIONI DI EFFICACIA 

    CLAUDIA CARTIGLIANI

    ISPE srl | Italia

    Bio...

    EDIZIONE SPONSORIZZATA DA

    Figura 3. Immagini delle ciglia prima e dopo l’applicazione di un mascara allungante.

    Effetto volumizzante (prodotti labbra)

    Le immagini in figura 2 confermano l’efficacia di un rossetto volumizzante evidenziata strumentalmente mediante profilometria ottica tridimensionale, che si basa sul metodo della fringe projection, ovvero una proiezione digitale di linee sulla superficie cutanea (11, 12). La topografia del dettaglio cutaneo viene calcolata dalla posizione delle linee e dal valore di grigio di tutti i punti delle immagini registrate. Questa metodologia consente di effettuare valutazioni morfologiche e volumetriche, in questo caso delle labbra.



    Figura 1. Fotografie digitali delle labbra prima e dopo il trattamento con un prodotto emolliente.

    Figura 2. Immagini tridimensionali delle labbra prima e dopo il trattamento con un rossetto volumizzante.

    Figura 4. Immagini delle ciglia prima e dopo l’applicazione di un mascara incurvante.

    Figura 5. Immagini delle ciglia prima e dopo l’applicazione di un mascara volumizzante.

    Figura 6. Il valore medio della distanza tra la rima palpebrale e il punto di massima lunghezza delle ciglia determina la lunghezza media delle ciglia.

    Figura 7. Densità delle ciglia, ovvero il numero di ciglia contenute in un’area a dimensioni standard.

    Analizziamo ora più nel dettaglio come applicare le metodologie strumentali per valutare l’efficacia dei prodotti make-up, prendendo in considerazione i claim più comuni.


    Effetto long lasting, no transfer, sweat proof, humidity proof, water proof

    Molti dei claim più tipici di un prodotto make-up vengono valutati con metodi strumentali, in particolare metodi colorimetrici (7). Questi metodi prevedono l’utilizzo del colorimetro, strumento che permette di definire con precisione il colore di un prodotto applicato alla superficie cutanea e di quantificarne l’intensità.

    Sono molti i claim che possono essere supportati con metodi colorimetrici, dopo applicazione di una quantità esatta di prodotto su un’area cutanea selezionata: effetto long lasting, no-transfer, resistenza al sudore e all’umidità.

    Anche la resistenza all’acqua di un prodotto make-up può essere valutata con metodi colorimetrici, prima e dopo un periodo di immersione in acqua, secondo le modalità standard descritte nel metodo ISO 16217:2020 (8).


    Effetto gloss ed effetto mat

    Mediante misure di glossimetria (9) è possibile valutare quantitativamente l’effetto gloss dei prodotti make-up come ad esempio i lucidalabbra. Con lo stesso metodo si può valutare anche l’effetto opacizzante di prodotti quali i fondotinta mat per pelli miste o grasse, che tendono ad attenuare la lucidità della pelle.


    Effetto idratante, emolliente

    Molti prodotti per il make-up sono formulati con ingredienti idratanti. È possibile misurare l’idratazione cutanea (10) mediante misure di corneometria, metodologia che permette di rilevare il livello di idratazione dello strato corneo, ovvero lo strato più superficiale dell’epidermide. Esistono anche strumenti in grado di misurare l’idratazione più in profondità, ad esempio fino agli strati inferiori dell’epidermide.

    Le immagini della Figura 1 sono state effettuate a corredo di valutazioni strumentali di idratazione cutanea di un prodotto per le labbra. Idratare le labbra non è solo importante per chi ha problemi di secchezza e screpolature, ma anche, nell’ottica di un’azione antiage, per conferire loro levigatezza e morbidezza.

    Questo primo esempio mostra come immagini digitali effettuate prima e dopo il trattamento possono essere usate efficacemente a sostegno di innumerevoli claim in parallelo alle valutazioni strumentali.




    METODOLOGIE STRUMENTALI

    Effetto allungante, incurvante, volumizzante, infoltente di un mascara

    Le valutazioni fotografiche delle ciglia prima e dopo l’applicazione del mascara sono molto significative. Le immagini ottenute mediante video dermoscopia digitale vengono analizzate con uno specifico software in modo tale da ottenere misure di lunghezze e superfici a livello delle ciglia (13), permettendoci così di valutare l’efficacia del mascara (Figura 3, 4 e 5).

      Alcuni prodotti per le ciglia sono formulati in modo tale da vantare proprietà infoltenti (14, 15). Anche questo claim può essere dimostrato utilizzando immagini digitali effettuate prima e dopo un periodo di trattamento; le immagini vengono analizzate in modo tale da determinare la lunghezza media e la densità delle ciglia (Figura 6 e 7).

        A fronte delle molteplici funzionalità che gli odierni prodotti make-up abbinano alle loro caratteristiche fondamentali, si è reso necessario sviluppare variegate metodiche per valutare la loro efficacia. Le metodiche utilizzate sono principalmente strumentali, in grado di fornire un dato quantitativo sull’efficacia del prodotto, ma queste possono essere efficacemente corredate da valutazioni cliniche, soggettive, sensoriali e da immagini digitali effettuate prima e dopo il trattamento a sostegno del claim.

        CONCLUSIONI