LA PERSONALIZZAZIONE GUIDATA DAI DATI
EVOLUZIONE STRATEGICA NELLA BEAUTY INDUSTRY

L’industria cosmetica italiana è oggi uno degli assi portanti del Made in Italy nel mondo, un comparto che fonde tradizione manifatturiera, eccellenza scientifica e identità estetica. Con una filiera altamente specializzata, il settore non solo si distingue per la qualità dei prodotti, ma si sta affermando anche come modello di innovazione e trasformazione sostenibile nel panorama internazionale. Nel corso degli anni, le imprese del settore hanno intrapreso un importante percorso di evoluzione. Il modello tradizionale, incentrato principalmente sulla produzione e distribuzione, sta lasciando spazio a una nuova visione d’impresa più agile, digitale e integrata. Questa transizione si basa su una consapevolezza condivisa: per competere sui mercati globali e rispondere alle richieste di un consumatore sempre più esigente, è necessario innovare lungo tutta la catena del valore.
La trasformazione digitale, in particolare, sta giocando un ruolo cruciale. L’adozione di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la sensoristica avanzata e i sistemi di tracciabilità intelligenti permette alle aziende di ottimizzare i processi produttivi, migliorare l’efficacia del controllo qualità, personalizzare l’offerta e rafforzare la fiducia del consumatore attraverso una maggiore trasparenza, non tralasciando un aspetto importante come la sostenibilità.
Oggi il consumatore è digitalmente connesso, attento alla composizione degli ingredienti, sensibile alle tematiche ambientali e sociali. In questo contesto, l’innovazione non è solo un vantaggio competitivo ma diventa una necessità per rispondere in modo proattivo alle aspettative di un pubblico in continua evoluzione.
Le aziende italiane più lungimiranti stanno investendo in piattaforme digitali avanzate, customer journey personalizzati e strumenti di analisi predittiva per anticipare trend e preferenze. Questo approccio data-driven consente non solo di fidelizzare i clienti, ma anche di creare valore condiviso lungo tutta la filiera (1, 2).
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ESEMPI PRATICI DI APPLICAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SETTORE COSMETICO
- Analisi predittiva dei trend
 Piattaforme di trend forecasting come Heuritech (3) e BeautyStreams (4) basate su IA che analizzano milioni di dati provenienti dai social media, forum e blog per individuare in anticipo le tendenze emergenti in fatto di skincare, colori, texture e preferenze di consumo. Le aziende possono così adattare le linee di prodotto prima dei competitor.
- Personalizzazione dei prodotti
 Brand come Lancôme con il sistema Le Teint Particulier(5) offrono fondotinta personalizzati grazie a un algoritmo IA che analizza il tono e il sottotono della pelle tramite un device di scansione, generando una formula su misura in tempo reale.
- Ottimizzazione dei processi di R&D
 Aziende comeRevieve(6) o Perfect Corp(7) utilizzano modelli predittivi per testare virtualmente combinazioni di ingredienti, riducendo tempi e costi della ricerca e sviluppo e minimizzando la necessità di test fisici su vasta scala.
- Miglioramento della customer experience
 I chatbot intelligenti di aziende come Sephora (8)o L’Oréal (9) offrono consulenze personalizzate 24/7, aiutando i clienti a trovare i prodotti ideali in base al proprio tipo di pelle, routine e preferenze, simulando l’esperienza di un beauty advisor umano.
- Skincare diagnostic tools
 Applicazioni come Skin Advisor di Olay (10)scansionano il volto dell’utente e, grazie all’IA, analizzano parametri come rughe, pori, macchie e idratazione, suggerendo un regime personalizzato di skincare basato sulle esigenze reali della pelle.

Figura 1. Principali applicazioni dell’AI in ambito cosmetico (Strategic Management Partners).
In parallelo alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, la produzione cosmetica, sempre più orientata alla qualità, sicurezza e sostenibilità, sfrutta sensori avanzati e sistemi di tracciabilità per monitorare ogni fase del processo (11, 12).
SENSORISTICA:
- Sensori IoT per il monitoraggio continuo della macchina
 Sensori di vibrazione, temperatura e pressione collegati a sistemi IoT consentono di prevedere guasti (manutenzione predittiva).
- Sensori ambientali in stabilimenti produttivi
 Monitoraggio in tempo reale di umidità, temperatura e polverosità per mantenere condizioni ottimali nelle aree di miscelazione e confezionamento, fondamentali per la stabilità e durata del prodotto finale.
- Sensori di visione artificiale e machine learning per il controllo qualità
 Sistemi di visione automatica ispezionano il packaging e la consistenza del prodotto, rilevando imperfezioni o anomalie nel riempimento e nell’etichettatura.
 La tracciabilità è cruciale per garantire trasparenza, sicurezza e sostenibilità nel ciclo di vita del prodotto cosmetico.
TRACKING:
- Blockchain per la trasparenza della filiera
 Registrazione immutabile di dati su origine ingredienti, processi produttivi e certificazioni.
- Digital Twins per ottimizzazione e monitoraggio di impianti produttivi
 Replica digitale degli impianti che integra dati in tempo reale da sensori per migliorare efficienza, manutenzione e qualità della produzione cosmetica.
Come accennato sopra, un altro pilastro della nuova roadmap strategica del comparto cosmetico è la sostenibilità. Le imprese stanno ridisegnando i propri processi secondo principi di economia circolare, puntando su ingredienti naturali e biologici, packaging eco-compatibili e tecnologie a basso impatto ambientale. In questa direzione si inserisce anche l’adozione di modelli di produzione responsabile e l’impegno per una supply chain etica e trasparente, soprattutto nei distretti industriali di settore dove è possibile creare forti sinergie.
In questo senso, l’economia circolare rappresenta uno strumento per raggiungere la sostenibilità, soprattutto quella ambientale ed economica. In pratica, adottare pratiche di economia circolare aiuta a ridurre l’impatto ambientale, l’uso di risorse naturali e le emissioni, contribuendo così alla sostenibilità. Se da un lato l’aumento di offerta del mercato dei cosmetici a connotazione green rappresenta senza dubbio un’opportunità, dall’altro crescono anche i vincoli per le aziende, ad esempio, il tema della plastica. Il concetto di economia circolare ha iniziato a svilupparsi in risposta alla crisi del modello lineare tradizionale, anche in questo settore in tutte le fasi del modello produttivo, offrendo delle soluzioni alternative:
- approvvigionamento: il primo passo verso la circolarità muove proprio dal ripensare le materie prime utilizzabili nel processo produttivo e dal rendere più efficiente la fase di logistica in ingresso;
- design: le scelte di eco-progettazione, volte ad estendere la vita utile dei prodotti o ad aumentare le opportunità di recupero alla fine della vita utile del prodotto, rappresentano delle soluzioni efficaci per ridurre l’utilizzo di materia o per migliorarne la re-immissione nei processi di produzione;
- produzione: l’efficientamento del processo di produzione e l’implementazione di tecnologie pulite sono certamente gli ambiti dove negli ultimi anni si sono concentrati i maggior sforzi delle aziende italiane, anche cosmetiche;
- distribuzione: la distribuzione svolge un ruolo cruciale nel favorire la circolarità del sistema di produzione e consumo, agendo soprattutto sull’efficientamento del sistema di consegna dei prodotti finiti;
- consumo: le modalità di utilizzo sostenibile di un prodotto finito da parte del consumatore finale (che va informato, responsabilizzato e coinvolto, con indicazioni precise), nonché la gestione del fine della vita utile, rappresentano un momento chiave per ridurre l’impronta ambientale che per alcune tipologie di prodotti (ad esempio i cosmetici a risciacquo) vedono proprio nell’utilizzo la fase più impattante;
- rifiuti: da un lato la necessità di ridurre gli scarti nelle diverse fasi del processo, dall’altro di individuare una loro possibile re-immissione nel proprio ciclo produttivo o un re-impiego come sottoprodotti per altre aziende.
Tema cruciale anche il packaging, su cui tante aziende cosmetiche stanno investendo in ricerca e sviluppo, innovando il design degli imballaggi attraverso la sgrammatura degli imballi, la scelta di pack in monomateriali, l’eliminazione di imballi superflui, l’impiego di materia prima seconda o biologica o da filiere certificate sostenibili, la distribuzione di prodotti sfusi, l’offerta di prodotti concentrati e flaconi riutilizzabili. Tutte buone pratiche in linea con i principi dell’economia circolare.
Con riferimento alle materie prime, alcune aziende puntano direttamente a contattare fornitori locali e a riciclare i prodotti alimentari di scarto per consumo edibile, ma che possono essere ancora ricchi di proprietà cosmetiche (13).
La sostenibilità, quindi, non è solo un’etichetta, ma un elemento distintivo che contribuisce al posizionamento competitivo del made in Italy cosmetico, rafforzandone l’autorevolezza sui mercati internazionali.
In conclusione, digitalizzazione, tecnologie di frontiera e sostenibilità rappresentano oggi i cardini di una strategia di lungo periodo per il settore cosmetico italiano. Non si tratta solo di adeguarsi al cambiamento, ma di guidarlo, interpretando con visione e responsabilità le sfide future.
Riferimenti bibliografici
- JCPenney shares impact from its AI-powered beauty advisors
- Cosmetology in the Era of Artificial Intelligence
- Fashion trend forecasting & prediction with AI - Heuritech
- BEAUTYSTREAMS
- Le Teint Particulier: Build Your Own Foundation | Lancôme
- AI Skin Analysis for Personalized Skincare | Trusted by 60M+ Users | Revieve
- AI & AR Solutions for Skin, Beauty, Fashion | YouCam App Provider
- My Sephora Beauty Coach | Servizi Digitali
- Beauty Genius AI Virtual Beauty Assistant - L'Oréal Paris
- Olay Skin Advisor: Personalized Skin Analysis & Skincare Recommendations
- Product Ecodesign: An Application of Bio-Based Materials in the Personal Care Packaging Industry
- Digital twin for smart manufacturing, A review
- Exploring circular economy in the cosmetic industry: Insights from a literature review
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
PEER REVIEWED
MANILA ABBENANTI
Manager, Strategic Management Partners

Bio...

Manila Abbenanti
Nella sua carriera ha gestito progetti complessi nei settori Healthcare, Life Sciences e Cosmesi, dove ha contribuito all’implementazione di soluzioni innovative e al miglioramento dei processi aziendali e regolatori, collaborando con multinazionali, enti di ricerca per lanci di prodotto, conformità normativa e trasformazione digitale
Buongiorno dott.ssa Basso,
Come anticipato dalla mia collega Giulia Donatiello, Le invio il link provvisorio alla bozza all’articolo, per il prossimo Beauty Horizons:
Attendiamo un suo gentile riscontro possibilmente entro giovedì 23 ottobre,
grazie mille
Cordiali saluti,
MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO
di BEAUTY HORIZONS ITALIA
KEYWORDS
AI
Digital Transformation
Customer Experience
Strategia
Circular Economy
L’industria cosmetica italiana rappresenta un asset strategico di grande rilevanza nel panorama internazionale, capace di unire eccellenza produttiva, tradizione e spinta innovativa. Le aziende del comparto stanno progressivamente evolvendo verso modelli di business più agili, digitali e sostenibili, investendo in tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la sensoristica e sistemi di tracciabilità avanzati. In questo scenario, l'innovazione non è solo un driver di competitività, ma un fattore fondamentale per intercettare sia le nuove esigenze del consumatore digitale e consapevole sia alle imprese del settore di essere attore attivo lungo tutta la filiera. Digitalizzazione, tecnologia e sostenibilità i punti fermi di una roadmap strategica che permetta di rafforzare il posizionamento del comparto sui mercati globali.




