RED FLAGS SULLA SARCOPENIA: RICONOSCERLA
E TRATTARLA
La sarcopenia rappresenta una progressiva perdita di massa muscolare e di forza dovuta alla riduzione del numero e del calibro delle fibre dei muscoli scheletrici, che conduce ad un declino nella performance fisica e nella mobilità: conseguenze tangibili possono essere fragilità, disabilità ed esiti avversi, ovvero morte. (1) Ciò che maggiormente conta nel predire esiti avversi è la perdita di forza muscolare più della massa, in base alla più recente definizione della patologia. (2) La sarcopenia è una condizione associata con il progressivo aumento dell’età e costituisce il principale elemento della fragilità di un individuo. (3, 4) La quota di popolazione europea over 80 anni, che si acquisisce a riferimento, è quasi raddoppiata negli ultimi venti anni (5), determinando conseguentemente un aumento marcato dell’impatto della condizione age-related della sarcopenia sullo stato di salute della popolazione e, indirettamente, sulla spesa sanitaria. Un sistema complesso quale l’organismo, invecchiando, diventa meno capace nel mantenere l’omeostasi e rispondere agli stress esogeni. La fragilità che si accompagna alla sarcopenia può manifestarsi con alcuni “campanelli d’allarme” quali: aumentato rischio di dipendenza funzionale, polifarmaco-terapia complessa, comorbilità gravi, alto rischio di ospedalizzazione, stato socio-ambientale critico. Si inserisce un’ulteriore avvisaglia poco considerata ma fondamentale per le implicazioni nutrizionali che la sarcopenia porta con sé: l’edentulia totale e parziale, con le relative problematiche di occlusione e masticazione. Emblematico uno studio giapponese, che ha dimostrato come l’alterazione dello stato di dentizione sia significativamente associata alla sarcopenia tra gli adulti residenti in comunità al di sopra dei 75 anni di età. (6)
SARCOPENIA: DEFINIZIONE
Come in precedenza affermato, la sarcopenia è una condizione patologica progressiva il cui instaurarsi è di fatto determinato dall’ingresso in un vero e proprio circolo vizioso che si autoalimenta: i cardini di questa “ruota” sono: l’insufficienza muscolare, l’atrofia muscolare, l’immobilità e la denervazione progressiva. Ciascuno dei cardini stessi influisce sulla progressione degli altri. Data la progressività della patologia, è fondamentale individuare tempestivamente segnali premonitori della stessa quali una riduzione della massa muscolare, della resistenza muscolare e dunque una riduzione della performance fisica. (2) Al fine di essere pronti nel diagnosticare precocemente e facilmente la riduzione della performance fisica, si può utilizzare una pratica e replicabile batteria di prove come la Short Phisical Performance Battery (SPPB). In tale batteria sono inclusi tre test, tra cui un test dell’equilibrio (n.1), della durata di dieci secondi per ogni tipologia di prova, a piedi uniti, in semi-tandem e in tandem. Poi un test della marcia (n.2) per 4 metri, ed infine un test della sedia (n.3). Per ciascuno dei tre test viene conferito un punteggio che varia da 0 a 4, con un range totale, sommati i tre test, che va da 0 a 12. Da 0 a 3 si avrà una limitazione severa, da 4 a 8 una limitazione moderata e da 8 a 12 nessuna o una lieve limitazione. (7) Clinicamente e fenotipicamente bisogna distinguere una condizione di cachessia sarcopenica dove si ha una complessiva perdita di massa muscolare magra e massa grassa dall’obesità sarcopenica, condizione nella quale, a fronte di una perdita di massa magra, si ha una conservazione o addirittura un incremento della massa adiposa: quest’ultima condizione può nascondere talvolta una condizione di sarcopenia conclamata.
ELEMENTI DI DIAGNOSI
ORESTE GUERRINI
Università degli Studi de L’Aquila | Italia
Bio...
Il Dr. Oreste Guerrini è un medico chirurgo, con titolo di Formazione Specifica in Medicina Generale, attualmente convenzionato presso la ASL 1 Abruzzo, membro della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Ha partecipato a convegni sulla nutrizione come relatore ed è in formazione nel corso di Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi de L’Aquila.
Si è già premesso come la sarcopenia sia una condizione legata all’età; tuttavia, si evidenzia anche una significativa associazione con l’espressione del genotipo II del gene ACE e un deficit di vitamina D, negli adulti sopra i 60 anni. (8) Dunque entrano in gioco ulteriori fattori che concorrono al quadro sarcopenico: uno stato di infiammazione cronica, che incide sia sull’aumento del catabolismo proteico sia su una riduzione della sintesi proteica, una riduzione dell’apporto proteico alimentare, l’inattività legata alla sedentarietà e una riduzione della sintesi degli ormoni anabolici quali testosterone e GH (9), quest’ultima anche condizione collegata all’età. Quali parametri sono fondamentali da inquadrare laboratoristicamente per realizzare un giusto correttivo nell’apporto nutrizionale? Proteinemia, albuminemia, transferrinemia, colesterolemia totale, vitamina B12, folati, calcio sierico e vitamina D. Perché è fondamentale avere adeguati livelli di vitamina D ematica e dunque avere un’alimentazione di supporto in tal senso? La vitamina D oltre ad essere un ormone regolatore dell’omeostasi del calcio e del fosforo è un immunomodulatore che contribuisce a mitigare lo stato infiammatorio, ad esempio nel corso di infezioni respiratorie di origine virale. (10) Altra considerazione sulla condizione sarcopenica è la possibilità attraverso un’adeguata supplementazione di vitamina D in soggetti ultrasessantenni di incrementare la contrattilità muscolare, migliorando inoltre la sensibilità all’insulina: è stato proposto in tal senso un apporto nutrizionale controllato di 150.000 UI di vitamina D al mese per due mesi, e poi 90.000 UI al mese per i successivi quattro mesi con beneficio ottenuto sul miglioramento della performance fisica. (11)
INFIAMMAZIONE CRONICA DELL’ANZIANO SARCOPENICO
Figura 1. Confronto tra muscolo normale a 30 anni e muscolo sarcopenico a 80 anni in sezione.
Vitamina D
Per determinare lo stato della vitamina D nella pratica clinica, la forma inattiva 25 (OH) D viene misurata nel siero: per gli adulti, i livelli ottimali sono superiori a 30 ng/mL, mentre per le persone anziane sono suggeriti più di 40 ng/mL. Insufficienza e carenza sono date da valori di vitamina D compresi tra 20 e 29 ng/mL e inferiori a 20 ng/mL (o 50 nmol/L), rispettivamente, con queste condizioni che risultano essere molto comuni nelle popolazioni più anziane (12, 11)
Proteine e amminoacidi
Gli amminoacidi andrebbero assunti in parti uguali nei tre pasti principali con l’obiettivo di raggiungere la soglia anabolica per ciascun pasto. Quali fattori influenzano negativamente l’equilibrio anabolico? Vita sedentaria, stress ossidativo, aumento dell’insulino-resistenza, infiammazione acuta e cronica. Quali sono le dosi giornaliere di proteine comunemente raccomandate? 0,8 g/Kg/die nell’adulto, 1-1,2 g/Kg/die per anziani sani, 1,2 -1,5 g/Kg/die per pazienti anziani con malattie acute e croniche, in assenza di insufficienza renale cronica. (13, 14) Quali e quante proteine assumere? La dose ideale è di 25-30 g di proteine di alta qualità ad ogni pasto, a condizione di includere più di 15 g di aminoacidi essenziali che sono riconosciuti essere i principali aminoacidi responsabili della sintesi delle proteine muscolari. (15) C’è un aminoacido ritenuto fondamentale per la sintesi delle fibre muscolari? Si, la leucina: 3-5 g di leucina aggiunti a ciascuno dei tre pasti principali sono in grado di incrementare la sintesi delle proteine miofibrillari, con aumento della sintesi proteica e riduzione del catabolismo proteico. (16)
Acidi grassi polinsaturi
EPA (Ac. Eicosapentaenoico), ALA (Ac. Alfalinoleico) e DHA (Ac. Docosahexaenoico) costituiscono gli acidi grassi polinsaturi. Un buon livello degli stessi sarebbe importante per un corretto mantenimento della massa e della funzione muscolare. Assunzioni di 3g di EPA e 3,36 g di DHA, rispettivamente, sarebbero valori auspicabili di assunzione quotidiana. (17, 18)
MALNUTRIZIONE E CORRETTIVI NUTRIZIONALI NELL’ANZIANO SARCOPENICO
Riferimenti bibliografici
Riferimenti bibliografici
(1) Sarcopenia: European consensus on definition and diagnosis: Report of the European Working Group on Sarcopenia in Older People
Alfonso J. Cruz-Jentoft, Jean Pierre Baeyens, Jürgen M. Bauer, Yves Boirie, Tommy Cederholm, Francesco Landi, Finbarr C. Martin, Jean-Pierre Michel, Yves Rolland, Stéphane M. Schneider, Eva Topinková, Maurits Vandewoude, Mauro Zamboni
Age and Ageing, (July 2010), Volume 39, Issue 4, Pages 412–423
(2) Sarcopenia: revised European consensus on definition and diagnosis
Alfonso J Cruz-Jentoft, Gülistan Bahat, Jürgen Bauer, Yves Boirie, Olivier Bruyère, Tommy Cederholm, Cyrus Cooper, Francesco Landi, Yves Rolland, Avan Aihie SayerStéphane M Schneider, Cornel C Sieber, Eva Topinkova, Maurits Vandewoude, Marjolein Visser, Mauro Zamboni
Age and Ageing, (January 2019), Volume 48, Issue 1, Pages 16–31
(3) Sarcopenia
J E Morley, R N Baumgartner, R Roubenoff, J Mayer, K S Nair
J Lab Clin Med, (April 2001);137(4):231-43.
(4) Sarcopenia: Its assessment, etiology, pathogenesis, consequences and future perspectives
Y. Rolland, S. Czerwinski, G. Abellan van Kan, J. E. Morley, M. Cesari, G. Onder, J. Woo, R. Baumgartner, F. Pillard, Y. Boirie, W. M. C. Chumlea & B. Vellas
The Journal of Nutrition Health and Aging, (September 2008), volume 12, pages433–450
(6) The association between dentition status and sarcopenia in Japanese adults aged ≥75 years
M. Iwasaki,Y. Kimura,H. Ogawa,T. Wada,R. Sakamoto,Y. Ishimoto,M. Fujisawa,K. Okumiya,T. Ansai,H. Miyazaki,K. Matsubayashi
Journal of oral rehabilitation, (November 2016)
(7) A Short Physical Performance Battery Assessing Lower Extremity Function: Association With Self-Reported Disability and Prediction of Mortality and Nursing Home Admission
Jack M. Guralnik, Eleanor M. Simonsick, Luigi Ferrucci, Robert J. Glynn, Lisa F. Berkman, Dan G. Blazer, Paul A. Scherr, Robert B. Wallace
Journal of Gerontology, (March 1994), Volume 49, Issue 2, Pages M85–M94
(8) Improving the comprehension of sarcopenic state determinants: An multivariate approach involving hormonal, nutritional, lifestyle and genetic variables Jonas R. Dias da Silva Ivna Vidal Freire,Ícaro J.S.Ribeiro, Caroline Silva dos Santos, Cezar Augusto Casotti,Djanilson Barbosa dos Santos, Ana Angélica Leal Barbosa, Rafael Pereira
Mechanisms of Ageing and Development, (July 2018), Volume 173, Pages 21-28
(9) Sarcopenia – Molecular mechanisms and open questions
PetraWiedmer,Tobias Jung,José Pedro Castro,Laura C.D.Pomatto,Patrick Y.Sun,Kelvin J.A.Davies, Tilman Grune
Ageing Research Reviews, (January 2021), Volume 65, 101200
(10) Modulation of the Immune Response to Respiratory Viruses by Vitamin D
Claire L. Greiller, Adrian R. Martineau
Nutrients (May 2015), 7(6), 4240-4270
(11) Vitamin D Deficiency and Sarcopenia in Older Persons
Francesca Remelli, Aurora Vitali, Amedeo Zurlo and Stefano Volpato
Nutrients, (November 2019), 11(12), 2861
(12) Vitamin D and Rehabilitation: Improving Functional Outcomes
Leonid Shinchuk, Michael F. Holick
Nutrition in clinical practice, (June 2007)
(13) Evidence-Based Recommendations for Optimal Dietary Protein Intake in Older People: A Position Paper From the PROT-AGE Study Group
Jürgen Bauer, Gianni Biolo, Tommy Cederholm, Matteo Cesari, Alfonso J. Cruz-Jentoft, John E. Morley, Stuart Phillips, Cornel Sieber, Peter Stehle, Daniel Teta, Renuka Visvanathan, Elena Volpi, Yves Boirie
Jamda, (2013), 14, 542-559
(14) Protein intake and exercise for optimal muscle function with aging: Recommendations from the ESPEN Expert Group
Nicolaas E.P. Deutz, Jürgen M. Bauer, Rocco Barazzoni, Gianni Biolo, Yves Boirie, Anja Bosy-Westphal, Tommy Cederholm f,g, Alfonso Cruz-Jentoft, Zeljko Krznariçi, K. Sreekumaran Nair, Pierre Singer, Daniel Teta, Kevin Tipton, Philip C. Calder.
Clinical Nutrition, (April 2014), 33
(15) Essential amino acids are primarily responsible for the amino acid stimulation of muscle protein anabolism in healthy elderly adults
Elena Volpi, Hisamine Kobayashi, Melinda Sheffield-Moore, Bettina Mittendorfer, Robert R Wolfe
The American Journal of Clinical Nutrition (August 2003), Volume 78, Issue 2, Pages 250–258
(16) Leucine supplementation enhances integrative myofibrillar protein synthesis in free-living older men consuming lower- and higher-protein diets: a parallel-group crossover study
Caoileann H Murphy, Nelson I Saddler, Michaela C Devries, Chris McGlory, Steven K Baker, Stuart M Phillips
The American Journal of Clinical Nutrition, (December 2016), Volume 104, Issue 6, Pages 1594–1606
(17) Fish oil–derived n−3 PUFA therapy increases muscle mass and function in healthy older adults
Gordon I Smith, Sophie Julliand, Dominic N Reeds, David R Sinacore, Samuel Klein, Bettina Mittendorfer
The American Journal of Clinical Nutrition, (July 2015), Volume 102, Issue 1, Pages 115–122
(18) Omega-3 Fatty Acid Supplementation for 12 Weeks Increases Resting and Exercise Metabolic Rate in Healthy Community-Dwelling Older Females
Samantha L. Logan, Lawrence L. Spriet
Plos One (December 2015).
Risulta fondamentale intercettare per tempo un soggetto sarcopenico, prima che si manifesti clinicamente la sua fragilità, ponendo poi in essere i correttivi nutrizionali secondo le evidenze della letteratura internazionale. Sarebbe essenziale esplorare maggiormente la dimensione del problema della salute orale precaria nei soggetti a rischio sarcopenia/fragilità, condizione a tutt’oggi troppo poco considerata anche dalla letteratura internazionale, proponendo un’alimentazione nutrizionalmente calibrata sia per quantità bilanciata di nutrienti, secondo quanto descritto, sia per qualità, intesa come adeguata edibilità per consistenza e gusto degli alimenti da proporre ad una popolazione che sta invecchiando, portando con se in dote anche le impattanti problematiche orali di masticazione.
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