CLEAN BEAUTY:

FORMULARE “COSMETICI PULITI”

CLEAN BEAUTY

La “clean beauty” si delinea nel mondo cosmetico come una tendenza a prediligere formulazioni essenziali con pochi ingredienti efficienti, sicuri, etici, sostenibili, che rispettano l’ambiente, eventualmente naturali o biologici. Il basso impatto ambientale viene solitamente rispettato anche a livello di processi di produzione sostenibili che prevedono l’utilizzo di energia rinnovabile, minima produzione di rifiuti e minimo consumo di acqua e a livello di packaging, con l’utilizzo di materiali di riciclo o soluzioni refill.  

Sembra tradursi in un richiamo all’arte “antica” del formulare, intesa come combinazione equilibrata di poche materie prime selezionate in un rapporto corretto e con una funzione ben precisa, per ottenere un cosmetico funzionale e sensorialmente piacevole, stabile nel tempo, sicuro per i consumatori e gli operatori, non dannoso per l'ambiente, facilmente realizzabile. Si tratta di trovare la combinazione migliore tra un’infinità possibile, considerando gli ingredienti disponibili oggi, un universo di oltre 10.000 sostanze (senza considerare i profumi, che consistono almeno di altri 5000 ingredienti). In un prodotto cosmetico i “principi attivi”,che esplicano attività specifiche a livello cutaneo, sono formulati insieme ad un veicolo, la cui funzione principale è quella di massimizzarne l’assorbimento attraverso la barriera cutanea e la biodisponibilità, preservandone l’efficacia nel tempo. 

INTRODUZIONE

Le richieste associate alla “clean beauty” scaturiscono dalla sempre maggiore conoscenza e consapevolezza dei consumatori nei confronti dei prodotti cosmetici che utilizzano e sulla percezione frequente della presenza di ingredienti considerati inutili, che non apportano benefici. Il consumatore moderno si informa sugli ingredienti utilizzando il web, sa leggere le etichette ed esprime giudizi sulla composizione della formula, nonché sulla trasparenza dei claim di efficacia e rispetto ambientale. Il prodotto deve essere percepito come sicuro, caratteristica che non si identifica semplicemente con la rivendicazione di affermazioni quali “Free from”, ma con una garanzia più ampia di purezza degli ingredienti, riduzione al minimo di allergeni, stabilità chimica nel tempo, assenza di incompatibilità tra gli ingredienti.

CONSUMATORI INFORMATI E CONSAPEVOLI 

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Rientrano in questa categoria gli ingredienti multifunzionali e versatili, che sono in grado di apportare molteplici benefici contemporaneamente a percentuali d’uso contenute. Tra questi, sostanze polimeriche quali i modificatori reologici, che possono stabilizzare la formula grazie alle proprietà emulsionanti e agiscono da filmanti sulla pelle. Ad esempio, le carragenine sono polisaccaridi solfati ad alto peso molecolare estratti dalle alghe rosse, ampiamente utilizzate nei sieri della clean beauty. Caratterizzate da un ottimo profilo sensoriale, sono impiegate come agenti viscosizzanti e stabilizzanti, migliorano l’adesività sulla pelle, ma anche la permeabilità e l'efficacia di preparazioni per uso topico idratanti, come lozioni e creme (Rif. 1). Altri esempi sono i correttori di pH, che possono funzionare da agenti chelanti, come l'acido citrico (Rif. 2), o come attivi leviganti, nel caso dell'acido lattico (Rif. 3). L'etanolo, solvente spesso evitato, è utile per veicolare gli attivi, migliorarne la permeabilità cutanea (Rif. 4), supportare il sistema conservante e, grazie alla sua volatilità, rendere sensorialmente più leggere e gradevoli le formulazioni in seguito ad applicazione. Gli oli vegetali, emollienti ed idratanti, possono fungere da veicolo nelle formule di una ricca miscela di ingredienti benefici con proprietà antimicrobiche, antiossidanti, antinfiammatorie e anti-prurito, tra questi gli acidi grassi essenziali, riparativi della barriera cutanea. (Rif. 5). Le vitamine sono ingredienti d’elezione nella clean beauty perché considerate sicure, efficaci e multitasking. Tra le più utilizzate, α-tocoferolo, acido L-ascorbico, retinolo e niacinamide, antiossidanti presenti naturalmente nella nostra pelle. Svolgono una doppia funzione: in formula proteggono gli ingredienti delicati dall'azione dell’ossigeno atmosferico, mantenendone inalterate la concentrazione e funzionalità durante la shelf life, nonché le proprietà organolettiche; sulla pelle, supportano i sistemi di difesa delle cellule nei confronti delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Le vitamine hanno dimostrato di avere anche potenti proprietà antinfiammatorie e di essere efficaci per il trattamento delle dermatosi infiammatorie, dell'acne, dei disturbi della pigmentazione e nella guarigione delle ferite (Rif. 6).

GLI INGREDIENTI “PULITI”

I dati di mercato confermano un trend di crescita globale per il settore skin care, con una domanda crescente di prodotti come creme viso/corpo, sieri, maschere, peeling, scrub, solari basati su ingredienti naturali, che rispettino il benessere ambientale e animale (Rif. 7). Predominano sistemi monofasici a base acquosa (sieri, spray) o anidri (soluzioni oleose, lipo-gel, polveri secche). Nelle soluzioni acquose e gel idrofili si enfatizza il concetto di acqua come ingrediente puro, pulito e sostenibile. I sieri, evoluti anche in forme monodose come le fiale con effetto booster, spopolano con formule minimaliste fatte di pochi ingredienti che mirano a soddisfare un solo obiettivo: anti-età, anti-macchia, anti-imperfezioni, ecc. (Formula 1). Le soluzioni oleose eventualmente gelificate, per il viso o per il corpo, sono formulate con uno o due oli che fungono da veicolo di attivi selezionati, riconosciuti per la loro efficacia con funzione idratante, antiossidante e rivitalizzante. La brevissima lista di ingredienti è solitamente completata da uno o più antiossidanti per la stabilità ossidativa della formula. Le texture conferiscono un’idea di nutrimento e preziosità, senza avere uno skin feel pesante e untuoso. Lo stesso approccio può essere utilizzato nella formulazione di qualsivoglia tipologia di prodotto cosmetico, in particolare quelli la cui funzionalità è immediatamente percepita dal consumatore e dove i requisiti di sicurezza ed etica sono di primaria importanza, come i solari. Solitamente, per ottenere valori di SPF elevati è necessaria una combinazione di molti filtri UV, con un veicolo piuttosto complesso, in particolare per quanto riguarda la fase oleosa. Per formulare un solare “clean” si potrebbe restringere il campo utilizzando la sola coppia di filtri UV fisici (biossido di titanio e ossido di zinco), che hanno un ampio margine di percentuale di utilizzo autorizzata e, miscelati nel giusto rapporto, agiscono in sinergia, permettendo di raggiungere elevati valori di fattore di protezione solare, magari in combinazione con uno o più booster di SPF con efficacia antiossidante, lenitiva, idratante. (Formula 2).

SKIN CARE MINIMALISTA

Formula 1.

Formula 2. 

Il trend della sostenibilità che sta dominando la detergenza si sposa perfettamente con i concetti della clean beauty: formulazioni solide, anidre, senza conservanti e che rispettano l’ambiente con la scelta di contenitori più piccoli, semplici e riciclabili e un trasporto meno ingombrante. Shampoo e gel doccia si traducono in saponi solidi prodotti con metodi di estrusione e compattatura, con notevole risparmio energetico. Si tratta di combinazioni semplici di tensioattivi delicati, alcoli e/o acidi grassi, agenti condizionanti ed emollienti, profumo. Oppure, si può optare per formulazioni in polvere, basate su miscele di tensioattivi mild, diluiti con amidi (Formula 3).

Anche nel campo della cosmesi decorativa si tende a prediligere prodotti anidri eco-friendly, in particolare colati in cui la struttura formulativa è basata sulla triade pigmenti-cere-oli, oppure compatti in polvere, anche nel comodissimo formato wet & dry.


In generale, lo scenario a cui si assiste è un ritorno a formule tradizionali, ma adattate allo specifico periodo storico che stiamo vivendo e alla sensibilità del consumatore moderno.

DETERGENZA E MAKE-UP ANIDRI 

Formula 3. 

PEER REVIEWED