Le azioni della Commissione Europea collegate al Green Deal (1) che impattano anche nel settore cosmetico diventano sempre più concrete.


Nel Green Deal europeo la Commissione si è impegnata a garantire che i consumatori abbiano la possibilità di compiere scelte più informate e di svolgere un ruolo attivo nella transizione ecologica.


Più specificamente, il Green Deal europeo si impegna a contrastare le false dichiarazioni ambientali garantendo che gli acquirenti ricevano informazioni affidabili, comparabili e verificabili per consentire loro di prendere decisioni più sostenibili e ridurre il rischio di "greenwashing".


La Commissione europea ha pertanto presentato, lo scorso 22 marzo, la proposta di Direttiva "on substantiation and communication of explicit environmental claims (Green Claims)" (2).


La direttiva è volta a rispondere alla necessità di informazioni affidabili e verificabili per i consumatori; la proposta, infatti, dovrebbe garantire ai consumatori:

  • più chiarezza: evitare il greenwashing e le informazioni ambientali ingannevoli;
  • informazioni chiare e di qualità;
  • che le imprese che utilizzano "affermazioni ambientali" per i loro prodotti e servizi lo facciano rispettando requisiti minimi comuni.

La necessità di questa Direttiva nasce anche da alcuni recenti studi (2020) della Commissione Europea che hanno evidenziato che:

  • una quota considerevole di asserzioni ambientali (53,3%) fornisce informazioni vaghe, fuorvianti o infondate
  • il 40% delle affermazioni oggetto dello studio erano infondate.

Questi risultati sono stati confermati anche da un'indagine condotta dalle Autorità della Cooperazione per la tutela dei consumatori nel novembre 2020 (3).


Delle 344 dichiarazioni di sostenibilità valutate, le autorità hanno ritenuto che:

  • in oltre la metà dei casi (57,5%), non fossero forniti elementi sufficienti per giudicare l'esattezza dell'affermazione;
  • in molti casi, vi fosse un’evidente difficoltà a stabilire se la dichiarazione riguardasse l'intero prodotto o solo uno dei suoi componenti (50%), se si riferisse all'azienda o solo a determinati prodotti (36%) e quale fase del ciclo di vita del prodotto coprisse ( 75%) (4).

Quali sono gli obiettivi specifici della Direttiva proposta?

Le nuove regole descritte nella bozza delle Direttiva propongono requisiti minimi per le imprese per:

  • comprovare
  • comunicare
  • verificare

le dichiarazioni green.


In tal senso, gli obiettivi specifici delle Direttiva indicano che le aziende saranno tenute a:

  • garantire che le affermazioni ambientali siano fondate su informazioni affidabili, comparabili e verificabili;
  • far sì che i dati sui quali si basano i claims ambientali siano pubblici.

Inoltre la Direttiva si propone di limitare la proliferazione di etichette ambientali per evitare la conseguente confusione dei consumatori.


In base alle nuove regole, i nuovi schemi di etichettatura non saranno consentiti a meno che non siano sviluppati a livello dell'UE, con nuovi schemi approvati solo se dimostrano una maggiore ambizione ambientale rispetto a quelli esistenti. Le etichette ambientali devono inoltre essere affidabili, trasparenti, verificate in modo indipendente e riviste regolarmente.


Dopo la procedura legislativa ordinaria, la proposta di Green Claims Directive sarà ora soggetta all'approvazione del Parlamento Europeo e del Consiglio.


“All of us want to do our best to limit the impacts of our consumption choices on the environment, but it’s not easy being green. We are bombarded with information. There are 230 different ecolabels on the EU market. Being able to trust green claims and labels on products is important. The proposals tabled by the Commission today will protect businesses and consumers from harmful greenwashing practices and tackle the proliferation of labels. We want to help consumers become more confident about their choices and ensure that those companies that make genuine efforts to reduce their impacts on nature, resource use, climate emissions or pollution are rewarded. We should also advance on using common trustworthy labels like the EU Ecolabel, which is a mark of environmental excellence on our single market.”


Virginijus Sinkevičius, Commissioner for Environment, Oceans and Fisheries - 22/03/2023 (5)



     Direttiva "green claims":
    proposta della commissione EU

    Figura 1. Illustrazione degli aspetti legati alla sicurezza e alla sostenibilità della sostanza chimica o del materiale interessati dalla valutazione della sicurezza e della sostenibilità. Il puntino rosso rappresenta la sostanza chimica o al materiale oggetto di valutazione, mentre i puntini gialli e grigi rappresentano tutte le altre sostanze emesse durante il suo ciclo di vita.