Claudia Dellera

Presidente

Gruppo Aromi e Fragranze (Federchimica Aispec)

Italia

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L’Assemblea Ordinaria del Gruppo Aromi e Fragranze ha riconfermato come Presidente per il triennio 2022-2025 Claudia Dellera, Global Commercial Regulatory Director della Univar Solutions.


Silvana Maini l’ha intervistata per BEAUTY HORIZONS.


Parliamo di fragranze: sembra di capire che l’evoluzione delle dinamiche regolatorie stia rendendo complicato il lavoro del profumiere. È così? 


Il lavoro del profumiere, così come quello del creatore di aromi (flavourist), è un lavoro complesso: è il perfetto connubio tra una approfondita conoscenza scientifica ed una grande sensibilità interpretativa. È come un compositore che con una serie di note riesce a creare di volta in volta concerti e sinfonie sempre diversi ed emozionare gli ascoltatori.  


Da quasi 50 anni l’Industria delle fragranze, tramite la sua Associazione internazionale IFRA (International Fragrance Association) si è data una autoregolamentazione - riconosciuta da molte Autorità nazionali - ai fini della sicurezza di impiego delle sostanze in profumeria. Questa autoregolamentazione (IFRA Code of Practice) è sempre stata aggiornata (ad oggi ben 50 volte) in funzione degli studi condotti da organismi scientifici indipendenti e ha garantito negli anni la sicurezza delle fragranze utilizzate nei settori a valle chiaramente eliminando o limitando l’uso di molti ingredienti.  


È importante sottolineare quindi l’enorme impegno – monetario e di risorse – che l’Industria delle fragranze ha investito e continua ad investire per garantire attraverso uno scrupoloso approccio scientifico la sicurezza degli utilizzatori finali di prodotti che contengono profumi. Tutte le aziende nostre associate, infatti, nel formulare i loro prodotti hanno l’obbligo di attenersi scrupolosamente agli standard definiti da IFRA.  

Inoltre in questi ultimi anni, l’industria ha investito moltissimo nella ricerca per proporre e identificare soluzioni e ingredienti che possano rispondere alle nuove esigenze di sostenibilità, sviluppando ingredienti da biosintesi, sostenendo economicamente le comunità locali che nel mondo si occupano di coltivare piante aromatiche e produrre oli essenziali, sviluppando nuovi ingredienti di sintesi più sostenibili e lavorando con materie prime tracciabili in tutta la filiera. 


In conclusione, il profumiere potrà sempre contare su una gamma di ingredienti sicuri che uniti alla sua sensibilità, conoscenza scientifica ed esperienza, andranno a creare accordi sempre nuovi. 


Come si applica all’interno del mondo delle fragranze la sostenibilità – Quali fonti per un prodotto sostenibile? 


La storia conferma l’importanza che i profumi hanno sempre avuto per gli esseri umani. Le prime testimonianze archeologiche attestano che i profumi erano già conosciuti e utilizzati dagli Egizi circa 5000 anni fa.  Sappiamo che la profumeria deriva dalle piante, dalla natura, da cui trae ispirazione. Ancora oggi è così, tant’è che i principi di sostenibilità mirano alla tutela delle risorse naturali.  


L’industria delle fragranze è antesignana nello sviluppo di processi produttivi con un’attenzione particolare alla sostenibilità delle materie prime impiegate: tali processi permettono l’ottenimento di prodotti di elevata qualità senza compromettere l’accessibilità alle fonti botaniche impiegate, con una grande attenzione alla biodiversità.  


I processi di sintesi permettono invece di preservare ricchezze naturali e di offrire prodotti accessibili alla maggior parte degli esseri umani. Un esempio per tutti è la vanillina, prodotto di sintesi, utilizzato nel campo degli aromi e delle fragranze che va a sostituire la vaniglia naturale che deriva da una pianta molto difficile da coltivare e molto costosa da produrre. 


Da sempre quindi il settore è rivolto alla sostenibilità, anche prima del settembre 2019, quando la Commissione Europea ha condiviso il suo piano di sviluppo sostenibile con tutti gli stakeholders: Il Green Deal e nello specifico la Chemical Strategy for Sustainability.  


È un percorso complesso ed articolato che con varie azioni legislative ha l’ambizione di portare l’Europa alla neutralità climatica entro il 2050, ma che potrà giungere al suo pieno completamento solo con una forte sinergia tra il mondo politico ed industriale, con un percorso condiviso nei tempi e nei modi.  


Rispetto a questo scenario, come si pone l’industria delle fragranze? 


Nel settore industriale abbiamo assistito allo sviluppo di agende e piani di lavoro collegati al raggiungimento di tale obiettivo: nel mondo delle fragranze la sostenibilità è da sempre parte integrante del settore.   


In concreto l’industria delle fragranze, in collaborazione con quella degli aromi, ha elaborato l’IFRA-IOFI Sustainability Charter: uno standard Industriale volontario a cui le aziende fanno riferimento e che definisce rigorosi standard  per lo sviluppo di fragranze ed aromi  sicuri, con una particolare attenzione al rispetto dell’ ambiente in relazione all’impatto di processo. 


L’innovazione, quindi, è il vero elemento che potrà garantire la competitività delle aziende nel rispetto e nella protezione dell’ambiente e della natura. Ma non solo: l’industria delle fragranze, guidata dall’IFRA-IOFI Sustainability Charter, ha intrapreso anche un percorso di revisione dei processi di sintesi in un’ottica di sostenibilità. 


Questo proprio per creare consapevolezza, anche nei consumatori, sull’altissima attenzione che questo settore pone nel rivisitare processi di sintesi alla luce di una minimizzazione dell’impatto ambientale e contemporaneamente ottimizzare i processi e gli effetti che si hanno quando si tratta di processi che coinvolgono materie prime di origine naturale. Dobbiamo creare un sentire comune in cui sia chiaro che naturale non sempre vuole dire sostenibile o sicuro e diventa fondamentale ridimensionare il timore inconscio nei confronti di tutto ciò che è chimico. È importante sottolineare che la pericolosità di una sostanza chimica non dipende assolutamente dal procedimento utilizzato per sintetizzarla ma solo dalle sue caratteristiche intrinseche.


E ancor una volta va tenuto presente la rilevanza della dose nel manifestarsi dell’effetto tossico: è la dose l’elemento determinante la risposta biologica, e non la differenza tra prodotti chimici naturali e sintetici. 


La nostra industria è attenta a tutto ciò e crea quotidianamente nuove fragranze nel rispetto della sicurezza del consumatore e dell’ambiente.