SFIDE PER L’INNOVAZIONE DELLA COSMETICA

NEL FUTURO

MAKING COSMETICS 2022

RIPARTENZE IN SICUREZZA TRA CREATIVITÀ E NUOVI REGOLAMENTI

NUOVI TREND

Comunicare attraverso un titolo gli obiettivi di una conferenza è una sfida che richiede da parte degli organizzatori comunione di visione ed intenti.


In questo caso destinatario della comunicazione è la comunità cosmetica italiana, realtà tra le più dinamiche del nostro comparto economico e tra le espressioni più virtuose di quel “Made in Italy” che da sempre da ragione di un “genio” prettamente italiano fatto di impegno, bellezza, qualità, sacrificio, volontà.

Tutti aspetti che sono stati messi a dura prova da un periodo difficilissimo che pensavamo di avere se non del tutto almeno in gran parte alle spalle e che si ripropone oggi con altre incognite, diverse ma altrettanto pesanti.


L’intento del titolo è sempre quello di fornire l’incipit di un momento che deve essere opportunità di aggiornamento, formazione, promozione e soprattutto incontro tra gli operatori del settore. E mai come oggi il termine “incontro” rimanda a quella necessità di fisicità che il lungo periodo vissuto nel biennio appena trascorso ha così fortemente limitato e che oggi ci fa guardare con rinnovata consapevolezza alla importanza, diciamo anche bellezza, di situazioni che una volta erano per tutti noi scontate.


Eccoci quindi a Making Cosmetics 2022!

L’evento è oramai accreditato come appuntamento autorevole per il nostro settore: lo confermano i numeri in crescita delle presenze nelle varie edizioni, i riscontri ai contenuti proposti dalle sale, la soddisfazione dei partecipanti per un networking che risponde con efficacia alle attese dei players della filiera.


Il tema di quest’anno è stato discusso ed elaborato tra SICC e Teknoscienze e non poteva che riflettere le incognite e le sfide di un “momentum” particolarissimo. Sempre sostenuto, tuttavia, da una pulsione positiva caratterizzata da innovazione e sviluppo, in un contesto di settore già da anni impegnato attivamente nelle crescenti istanze di carattere ambientale, sociale e di attenzione alla salute del consumatore.


Innovazione, sicurezza, creatività, regolatorio in una dinamica di ripartenze (volutamente al plurale): sono queste le parole chiave emerse dal tavolo di lavoro che hanno portato al titolo e quindi al cuore di quello che sarà il programma della conferenza.


Ecco un commento dai colleghi del team.

    INTRODUZIONE

    Certamente gli ultimi due anni hanno rappresentato una sfida importante per la creatività nella cosmesi poiché è stato necessario inventare nuovi prodotti di benessere della pelle in sostituzione momentanea di quelli di make up, di detergenza, di trattamento capelli e unghie.

    In particolare, hanno trionfato gli skincare di benevolenza verso se stessi, i prodotti “me lo merito, mi stimo e mi incoraggio” come quelli di trattamento per la skin longevity.

    Il concetto di prendersi cura di se stessi ha permeato talmente questo biennio trascorso che la prospettiva immediata vede vincenti i trattamenti olistici associati ai prodotti, meglio in ambiente termale o SPA. Il pronostico della creatività nel futuro prossimo è secondo me in mano più che alla creazione di prodotti inediti all’innovazione degli ingredienti che concorrono al raggiungimento della massima gradevolezza, piacevolezza e che regalino l’opportunità del sentirsi bene. Rimane dunque la ricerca del prodotto neurosensoriale per eccellenza creato per la gratificazione del sé durante l’applicazione possibilmente in ambiente idoneo per la condivisione del benessere.

    Stefania Motta
    SICC Past President

    Dott.ssa Motta, per definizione il cosmetico è creatività: guardando al biennio trascorso, come si è espressa in questo periodo? Che prospettive vede nell’immediato e  quale il suo auspicio? 

    CREATIVITÀ

    L’aspetto regolatorio è diventato un punto cruciale nello sviluppo e successiva commercializzazione di un prodotto cosmetico. Il regolamento 1223/2009, con il PIF, stabilisce un protocollo di sicurezza piuttosto articolato; la stabilità, le impurezze delle materie prime e del packaging, il margine di sicurezza, le valutazioni sul livello di esposizione o l’analisi statistica degli effetti indesiderati sono solo alcuni dei parametri presi in considerazione dal valutatore della sicurezza. Tuttavia, l’evoluzione del mercato cosmetico e l’affermarsi di nuovi disciplinari hanno, di fatto, imposto nuovi standard in aggiunta a quanto già richiesto appunto dal regolamento. I certificati di origine vanno sempre più indietro perché la tracciabilità è diventata un claim, l’etica nel processo di reperimento delle materie prime che vengono da posti sempre più esotici è un altro claim, la sostenibilità in senso olistico e non solo come etichetta green; talvolta si richiede la conformità a settori diversi come l’alimentare o il farmaceutico a garanzia di superiore sicurezza. Tutto questo richiede un enorme sforzo da parte degli uffici regolatori di tutte le parti in gioco. Alcuni sistemi di valutazione interaziendali tendono ormai a dare un peso maggiore al supporto documentale rispetto, ad esempio, all’innovazione. Ecco questa deriva, per me, è quasi paradossale. Mi ricordo la frase di uno dei grandi della SICC che, in una chiacchierata sull’allora neonato Reach disse:

    I Cosmetici del Futuro si faranno con gli ingredienti del passato (L. Carinelli).

    REGOLATORIO

    Emanuele Piras
    SICC Presidente in carica

    Dott. Piras, quando ci siamo incontrati al primo tavolo di lavoro per la definizione dei temi sensibili per l’evento, lei subito ha espresso il termine “regolatorio” relativamente ai fattori critici di produzione del cosmetico.
    Perché? Cosa possiamo attenderci? 

    La sicurezza è certamente un prerequisito, ma per perseguire l’eccellenza del cosmetico occorre che si soddisfino anche le altre tre colonne della qualità: Gradevolezza, Efficacia e Stabilità.

    Il fascino della professione del cosmetologo sta proprio nel saper scegliere le migliori soluzioni per ognuna delle variabili, spesso in contrapposizione tra di loro, per la soddisfazione di tutti gli stakeholder della catena del valore del cosmetico.

    Ancora più difficile ed eccitante, se consideriamo le quattro variabili nella loro accezione estensiva: sicurezza anche nei confronti di lavoratori e ambiente; gradevolezza, non solamente come piacevolezza sensoriale, ma anche come soddisfazione dei canoni culturali e sociali di appartenenza; efficacia in senso di funzionalità sia di tipo biologico che chimico fisico ed ergonomico; stabilità come parametro estensivo che garantisce l’invariabilità delle tre caratteristiche nel tempo e fra i diversi lotti produttivi.

    SICC ha da sempre perseguito questi obiettivi, sanciti dalla propria Vision (Associazionismo sempre più orientato ai valori culturali e non sindacali) e Mission (per un Cosmetico come booster per il miglioramento sociale).

    Da queste considerazioni nasce il percorso formativo del Valutatore delle performance di prodotto denominato “SPES”: contribuire a creare un cosmetico sempre più Sicuro, Piacevole, Efficace e Stabile attraverso la misura (Valutazione) ed il miglioramento continuo; questo è anche quello che ci prefiggiamo nel prenderci cura di questo spazio culturale nell’ambito del Making Cosmetics 2022.

    SICUREZZA

    Dott. Mignini, la sicurezza è sempre più uno degli attributi irrinunciabili della eccellenza dei prodotti cosmetici, ma non è il solo! Un suo commento e come SICC è impegnata in questo “commitment”? 

    Elio Mignini
    SICC Direttore Generale

    La crisi mondiale in atto e l’importanza crescente del web stanno modificando i nostri bisogni e le spinte al rinnovamento.

    La cosmetologia, dopo un momento di stasi dovuto al lockdown e alla assenza di incontri scientifici, importanti per la condivisione e la nascita di nuove idee, sta rispondendo con entusiasmo alla ricerca di nuove proposte, di studi, di un nuovo potente motore di innovazione. Un mix tra riformulazione dell’esistente e idee creative, con uno sguardo a ciò che offrono un mercato sempre più globalizzato e ricerche scientifiche che interessano il benessere e la vita dell’uomo.

    Nascono nuove discipline cosmetologiche: metabolomica ed epigenetica applicata ai problemi cutanei, neurocosmesi, cronocosmesi, adipocinetica e molte altre, senza dimenticare la potente innovazione tecnologica delle texture e dei test per controllare e verificare l’efficacia delle nuove formulazioni.

    Ci vengono in aiuto discipline scientifiche complesse, quali l’artificial intelligence con l’utilizzo di tecniche computerizzate che permettono di analizzare e scegliere rapidamente, tra migliaia di ingredienti e molecole funzionali in essi contenute, oltre allo studio dei meccanismi biochimici ancora inesplorati.

    Si passerà sempre più dalla ricerca di ingredienti attivi esotici o misteriosi che stimolano la fantasia, ad una cosmetologia scientifica al servizio della bellezza ma soprattutto del benessere psico-fisico, in grado di soddisfare una ricerca antica come l’uomo che oggi più che mai ha bisogno di strumenti per vincere le sfide del futuro di un mondo in rapido e imprevedibile mutamento.

    INNOVAZIONE

    Carla Scesa
    TKS Direttore Responsabile

    Prof.ssa Scesa, innovazione è un termine omnicomprensivo che coinvolge tutta la filiera di un prodotto, cosmetico nel nostro caso. Come “sta” l’innovazione cosmetica oggi?
    Quali i fattori di sviluppo che vede auspicabili? 

    GIULIO FEZZARDINI     

    Beauty Horizons Italia

    Bio...

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