Gli integratori alimentari si sono ormai da tempo affermati quali utili strumenti a disposizione dei professionisti della salute ma anche dei singoli individui interessati a supportare il proprio benessere fisico e mentale. Gli ultimi dati di Integratori & Salute elaborati su dati di Newline, mostrano una crescita del 60% delle vendite a volumi degli integratori nel canale farmacia negli ultimi dieci anni, passando da 125 milioni di confezioni nel 2013 a 200 milioni di confezioni nel 2023. “Il nostro Paese – afferma Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute – è leader europeo in questo mercato, coprendo abbondantemente il 29% del valore totale dello stesso, che in Europa supera i 13 miliardi di euro”.
In un mercato così vasto e di così facile accesso come quello alimentare non è semplice monitorare e intervenire tempestivamente con corrette informazioni a tutela del consumatore. Sicuramente le istituzioni e le aziende hanno contribuito a fare cultura in questo settore e a rendere più consapevole il consumatore delle sue scelte, ma a volte la complessità di questi prodotti, come nel caso dei botanical, rende difficile valutarne la sicurezza ed il reale beneficio per la salute. I botanical sono una importante classe di integratori alimentari, in realtà sono regolamentati sia come medicinali che come integratori alimentari e classificati come medicinali a base di erbe, integratori alimentari, cosmetici, alimenti o bevande a seconda della legislazione locale e della finalità del prodotto. Il controllo qualitativo dei botanical è molto complesso in quanto le preparazioni botaniche ottenute da una particolare pianta presentano diverse proprietà a seconda della complessità fitochimica. Le piante contengono decine di composti bioattivi, ciascuno può agire in modo positivo o negativo, o in sinergia.
La produzione di questi composti dovrebbe prevedere una filiera ad integrazione verticale in cui ogni passaggio sia tracciabile a partire dalla selezione delle materie prime fino alla commercializzazione del prodotto finito. Purtroppo, l’adulterazione riscontrata in prodotti commercializzati principalmente on line è una realtà sempre più frequente. Anche a causa della recente pandemia sono aumentate sia la domanda di prodotti botanici che la carenza di materie prime con maggior rischio che materiali contraffatti entrino nella filiera. La tracciabilità completa è uno strumento chiave per prevenire l'adulterazione, per migliorare la qualità e garantire la conformità da lotto a lotto e deve valutare i fattori ambientali associati alla crescita, alla raccolta, al tempo di raccolta, alle condizioni di trasporto, stoccaggio e lavorazione della materia prima. Le linee guida sulle buone pratiche agricole e di raccolta sono state pubblicate dall'OMS e dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) e comprendono la coltivazione delle piante medicinali, così come i processi di raccolta e post-raccolta. La composizione dell'estratto però dipende non solo dalla qualità del materiale vegetale, ma anche dal solvente, dal metodo di estrazione e dal rapporto tra la sostanza vegetale e il solvente. E’ importante verificare scientificamente le proprietà di ogni composto. Gli studi scientifici forniscono la prova più diretta della sicurezza e dell'efficacia di un estratto e del suo potenziale per la salute umana.
Se il corretto allestimento del prodotto e la sua puntuale sorveglianza sono aspetti importanti e mandatori, non meno rilevante è la sua sperimentazione svolta come previsto dalle linee guida emesse dal Ministero della Salute, ultima revisione nel 2018. Non è un obbligo di legge, né un vincolo per l’immissione in commercio dell’integratore alimentare, ma la sperimentazione rimane un cardine importante per definirne il potenziale ed il corretto utilizzo, rassicurando così sia chi lo consiglia che chi lo assume. L’approccio scientifico deve essere parte integrante del piano di sviluppo di un integratore alimentare che, se non presenta dati certi e pubblicati su riviste scientifiche a supporto dei suoi benefici nutrizionali, potrà sopravvivere in un mercato che non nega spazi a nessuno, ma non riuscirà a tracciare nuovi percorsi che dimostrino la dignità di questi prodotti ormai diventati gli utili e consolidati alleati della nostra salute.
Integratori, botanical in sicurezza
Riferimenti bibliografici
Riferimenti bibliografici
- Francesca Uberti., et al. “Effect of Mixed Lipoic Acid, Vitamin D, Phosphatidylserine and Homotaurine to Obtain a New Formulation for Brain Ageing Prevention”. EC Neurology 11.5 (2019). https://iris.uniupo.it/handle/11579/112328