L’intelligenza artificiale (AI) è diventata una tecnologia centrale in moltissimi settori, rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo. Il mondo della cosmesi non fa eccezione: ma come e dove interviene in concreto l’AI nella filiera? Come sta trasformando e trasfomerà il settore? Ne parliamo con l’ingegnere Francesco Ringressi, Cosmetic Business Development Manager di SEA Vision, azienda leader nei sistemi di digitalizzazione e automazione che ha esteso la sua comprovata esperienza all'industria cosmetica. 

Riferimenti bibliografici


Perché l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) si sposa bene con il settore cosmetico? 

Nel settore della produzione e del packaging in cui operiamo, l'AI sta diventando un elemento chiave grazie alla sua capacità di adattamento e precisione nei controlli. In un ambiente poi, come quello cosmetico, che sta evolvendo verso standard sempre più vicini a quelli farmaceutici, la necessità di controlli accurati e flessibili è fondamentale. L’AI permette analisi più dettagliate, specialmente in condizioni variabili, riducendo i tempi di setup rispetto ai tradizionali sistemi di visione. Inoltre, la versatilità del settore cosmetico, con lotti sempre più piccoli e il rapido cambiamento di tendenze (fast beauty), trova nell’AI un alleato capace di rispondere rapidamente alle esigenze di produzione. Questo consente un’efficienza maggiore senza la necessità di interventi costanti, migliorando il flusso produttivo e rispondendo alle richieste di personalizzazione e innovazione richieste dal mercato.


E invece quali sono le criticità dell’applicazione dell’AI e come si affrontano? 

Nel settore cosmetico, una delle sfide più rilevanti è l’elevata variabilità dei prodotti, con formule, colori e texture che cambiano rapidamente per seguire le tendenze.

Per gestire questa complessità, è cruciale non solo collaborare con i produttori di macchinari di confezionamento, ma anche lavorare a stretto contatto con il cliente finale (l’azienda cosmetica) fin dalle prime fasi del processo produttivo: dall’ingegnerizzazione al testing del prodotto.

Questo approccio consente di raccogliere dati, analizzare a fondo il prodotto e, se necessario, aggiornare e addestrare gli algoritmi di AI. Questo consente di adattare i sistemi in modo proattivo, garantendo che siano pronti a gestire ogni variazione lungo il processo produttivo.

Questo approccio assicura che la qualità del prodotto finale sia sempre ottimale, permettendo di rispondere alle richieste del mercato e allo stesso tempo di evitare costosi sprechi.


Perché le industrie cosmetiche dovrebbero rivolgersi ad aziende come la vostra, quindi affidarsi all’automazione e alla digitalizzazione? 

Le aziende cosmetiche dovrebbero adottare soluzioni di automazione e digitalizzazione per molteplici ragioni. Queste tecnologie non solo riducono i costi operativi, ma migliorano anche la qualità del prodotto, offrendo un vantaggio competitivo e rafforzando l'immagine aziendale. In un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità e la trasparenza, strumenti come la tracciabilità garantiscono sia il rispetto delle normative sia la lotta alla contraffazione. Inoltre, l'industria 5.0, tema sempre più al centro del dibattito, promuove l'adozione di tecnologie digitali per monitorare i consumi e favorire il risparmio energetico, rendendo le aziende più efficienti, sostenibili e quindi competitive.



In quali step della filiera cosmetica può essere applicata questo tipo di tecnologia? 

L’applicazione di questa tecnologia è in diversi step della filiera cosmetica- dalla produzione al confezionamento, grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati in modo efficiente. Nel controllo qualità, le soluzioni basate su AI garantiscono verifiche più accurate e rapide, riducendo il margine di errore umano. Durante le fasi di packaging, si possono poi ottimizzare i processi di produzione, riducendo gli sprechi e i consumi energetici, il che si traduce non solo in un risparmio per le aziende, ma anche in un vantaggio competitivo, quello della sostenibilità.


Passiamo a un esempio pratico. L’anno scorso SEA Vision ha vinto il premio per la categoria “innovative Technologies” al Cosmopack Asia Awards di Hong Kong con il sistema per controllo rossetti “a-eye lipstick”, un sistema basato su tecniche di AI che permette il controllo automatico dei rossetti durante la produzione. Di cosa si tratta e in cosa si diversifica rispetto agli altri sistemi in circolazione? 

Il sistema “a-eyelipstick” di SEA Vision, premiato al Cosmopack Awards, nasce dalla collaborazione tra SEA Vision e Marchesini Group. Partendo dalla nostra esperienza con i sistemi di visione tradizionali, ci siamo resi conto che il controllo qualità dei rossetti presentava diverse sfide, tra cui quelle legate all'orientamento dei prodotti e alla variabilità delle condizioni di luce.

Per superare queste criticità, abbiamo investito in tecnologie di AI in collaborazione con ARGO Vision (azienda parte del Gruppo SEA Vision). L'AI è in grado di identificare automaticamente tutte le parti del rossetto e rilevare ogni eventuale difetto, quali graffi o altre imperfezioni. La grande innovazione sta proprio nella capacità del sistema di gestire anche rossetti mai analizzati prima, grazie al vasto dataset di immagini con cui l’algoritmo è stato “addestrato”, e che gli permette di adattarsi e via via migliorare l'efficienza del controllo qualità.

Tuttavia, l'AI non sostituisce l'operatore umano che gestisce i parametri necessari al controllo e le soglie di accettazione dei difetti (es: in base al tipo di produzione, se ad esempio è di nicchia o mass market), garantendo flessibilità e precisione.



Si parla sempre più spesso Digital Product Passport. Sebbene per il settore cosmetico la sua applicazione sia probabilmente ancora prematura, la tracciabilità end-to-end è invece già una realtà, in cosa consiste e che vantaggi dà? 

La tracciabilità end-to-end nel settore cosmetico permette di monitorare l’intero ciclo di vita del prodotto, garantendo trasparenza, sicurezza e sostenibilità. Sebbene il passaporto digitale dei prodotti sia ancora in fase di sviluppo per il beauty, i vantaggi sono evidenti: riduzione della contraffazione, maggiore controllo sui prodotti grazie a tecnologie come QR code e RFID, e la possibilità di connettere direttamente il brand con i consumatori attraverso iniziative di marketing. Inoltre, la tracciabilità permette di verificare la provenienza degli ingredienti e di rispettare le normative legate ai “green claims,” migliorando la gestione delle risorse e quindi supportando scelte sempre più sostenibili.


Secondo Lei, come evolverà l’utilizzo dell’AI nel settore cosmetico nel futuro prossimo? 

L'AI nel settore cosmetico avrà un ruolo sempre più centrale, sia nei processi produttivi che nel monitoraggio dei consumatori. In ottica Industria 5.0, AI e sostenibilità si fonderanno per rendere i processi meno energivori, migliorando l'efficienza delle macchine e riducendo l'impronta energetica, specialmente in fasi come turbo-emulsione e pastorizzazione. Inoltre, l'AI consentirà una maggiore personalizzazione nell’esperienza d’acquisto, monitorando le preferenze dei consumatori negli shop. In futuro, l'obiettivo sarà ottimizzare non solo la produzione, ma anche la formulazione dei prodotti, riducendo tempi e consumi.


MONICA NIZZARDO

Editorial manager

BEAUTY HORIZONS - TKS Publisher

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