GLI INTEGRATORI ALIMENTARI SONO SEMPRE SICURI?

Le frodi alimentari possono essere solo commerciali se comprendono tutte le azioni fraudolente, sugli alimenti o sulle loro confezioni, che favoriscono illeciti profitti a danno del consumatore, ma che non determinano un concreto o immediato danno per la salute pubblica. Ben più gravi sono le cosiddette frodi sanitarie, che, con alta probabilità o certezza, possono invece rappresentare un danno per la salute dei cittadini. Per far fronte a questo, già dal 1979, la Comunità Europea (CE) ha istituito un importante sistema di protezione e controllo dei prodotti alimentari, il Rapid Alert System for Food and Feed - Rete di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF), un sistema di allerta comunitario con una finestra consultabile anche dal pubblico, dov’è possibile trovare una raccolta di tutte le recenti segnalazioni, con paese d’origine del prodotto e della notifica e decisione finale sull’effettivo rischio per la salute (1). Il RASFF è un network in cui collaborano la CE, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ed autorità sanitarie europee. L’ultimo report RASFF annuale (2023) ha messo in evidenza un continuo aumento delle notifiche riguardanti frodi alimentari potenzialmente pericolose (2).

LA COMUNITÁ EUROPEA E LA SICUREZZA ALIMENTARE

A livello europeo, l’Italia è da anni prima in classifica per la spesa in integratori alimentari (probiotici, sali minerali, vitamine e ricostituenti tra i prodotti più venduti), con un aumento del +60% di vendite in 10 anni fino a superare i 4.5 mld di euro (secondo dati 2023) (3). I luoghi di acquisto maggiormente utilizzati sono farmacie (78%) e parafarmacie (~7.5%), canali che permettono un certo controllo, sia a livello di vendita di prodotti sicuri, sia di consumo consapevole grazie alla presenza di figure professionali preparate sia ad eventuali spiegazioni per prodotti suggeriti da medici e specialisti (48.4% degli Italiani) sia a consigli per clienti che acquistano in autonomia (4). Gli acquisti online riguardano sì solo il 6.9% (4), ma sono quelli potenzialmente più soggetti a prodotti contraffatti (adulterati o contaminati), costituendo un grave rischio per la salute pubblica. L’ adulterazione riguarda un’aggiunta illecita intenzionale, mentre la contaminazione (biologica, chimica o fisica) consiste nella presenza, per la maggior parte non intenzionale, di sostanze dannose (5).

IL MERCATO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI IN ITALIA

RAFFAELLA COLOMBO

Ricercatrice, Università degli Studi di Pavia, Italia

Bio...

IL RUOLO DEL MINISTERO DELLA SALUTE IN ITALIA

Nonostante il Ministero della Salute (MSAL) protegga il consumatore, raccomandando di non acquistare al di fuori di canali ufficiali e fornendo un Registro consultabile con i prodotti regolarmente notificati per l’immissione sul mercato italiano (6), spesso i consumatori purtroppo non ne sono affatto adeguatamente informati e ignorano il pericolo della contraffazione sulla salute. Spesso i prodotti più contraffatti sono anche quelli maggiormente ricercati e venduti (prodotti per la riduzione del peso e per aumento di performance fisiche, intellettuali e sessuali), e in questo modo si innesca una continua commercializzazione di prodotti che assicurano al consumatore l’effetto desiderato, in quanto si tratta di formulazioni non completamente naturali, ma con ingredienti aggiunti con vera e propria attività farmacologica (7).

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con il MSAL, con la partecipazione dei Carabinieri N.A.S. ha partecipato ad un Progetto Europeo, noto con il nome Asklepios (2015-2017), mettendo bene in evidenza la gravità del problema dell’adulterazione e il suo pericoloso impatto sulla salute del consumatore. Su 99 integratori alimentari sequestrati provenienti dal mercato europeo, 75 sono risultati contraffatti per presenza di adulteranti: sostanze non ammesse negli integratori, sostanze a vera e propria attività farmacologica, sostanze ammesse negli integratori, ma non dichiarate in etichetta (8).

La presenza di sostanze vietate o ammesse, ma non dichiarate, rende il consumatore totalmente inconsapevole di ciò che assume, con possibili rischi di interazione con altri farmaci/sostanze eventualmente assunti e quindi con potenziali effetti sinergici gravissimi per la salute. In genere, i prodotti per la riduzione del peso sono addizionati di sostanze vietate come anfetamine o efedrina, e gli integratori per lo sportivo possono contenere ormoni steroidei. Inoltre, a integratori tonici e ricostituenti, indicati per il miglioramento delle prestazioni sessuali, vengono spesso aggiunti in realtà sildenafil e analoghi, ovvero veri e propri farmaci utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile e vendibili solo con prescrizione medica limitativa poiché molto pericolosi per la salute, soprattutto del sistema cardiocircolatorio (7).

INTEGRATORI ALIMENTARI ADULTERATI

Dal punto di vista dei contaminanti, i maggiori pericoli derivano dalla presenza di pesticidi (insetticidi, fungicidi, erbicidi), microrganismi patogeni (Salmonella, Listeria monocytogenes, Escherichia coli), micotossine (aflatossine, ocratossine, fumonisine, citrinina), metalli (piombo, mercurio, arsenico, cadmio). Il problema dei pesticidi riguarda sia la presenza di sostanze non autorizzate sia di sostanze autorizzate, ma presenti in eccesso (2) e gli integratori alimentari a base di tè verde, ginseng, soia e Ginkgo biloba sono tra i prodotti più contaminati (9). Salmonella e micotossine sono contaminanti alimentari molto frequenti e possono essere presenti nei semi, potenziali ingredienti di integratori alimentari (2). Le micotossine sono contaminanti in continuo aumento a causa dei cambiamenti climatici (es. aflatossina B1 nei cereali in UE) e si trovano in tè e caffè verde, Ginkgo biloba, uva e prodotti a base di cereali (riso, mais, orzo). Un grosso pericolo riguarda la contaminazione da citrinina, micotossina nefrotossica, in integratori alimentari a base di riso fermentato con lievito rosso Monascus purpureus, molto impiegati per il controllo del colesterolo, per cui la CE ha recentemente rivisto e regolamentato il tenore massimo ammesso di citrinina, abbassandolo a 100 µg/Kg (10). Metalli oltre i valori limite tollerabili si trovano spesso in integratori a base di estratti vegetali o alghe generalmente utilizzati come supplementi di sali minerali e vitamine (9). Altri contaminanti potenzialmente presenti, in minor misura, ma in crescita, riguardano i materiali di imballaggio a contatto con gli integratori alimentari, che possono causare la migrazione nei prodotti di diversi composti chimici tossici (ammine aromatiche primarie, formaldeide, piombo, plasticizzanti) (2).

INTEGRATORI ALIMENTARI CONTAMINATI

Per far fronte al problema crescente di prodotti contraffatti, e quindi per scoprire frodi alimentari, le tecniche e i metodi di analisi (principalmente saggi enzimatici/chimici, tecniche spettroscopiche, termiche o separative) applicabili in sicurezza alimentare devono rispondere ad alcuni parametri fondamentali, quali principalmente sensibilità e rapidità. La sensibilità riguarda la capacità di una tecnica di rivelare e quantificare basse quantità di un analita. Tecniche con alta sensibilità permettono di rivelare anche adulteranti/contaminanti presenti in traccia, assicurando che gli analiti non superino i valori limite fissati, se permessi, o che non siano assolutamente presenti, se vietati. Il secondo parametro fondamentale è la rapidità, in quanto le tecniche vengono applicate a grandi quantità di campioni con necessità di screening rapidi, spesso anche con metodi versatili capaci di ricercare sostanze di diversa tipologia contemporaneamente. In aggiunta, avere a disposizione metodi validati standardizzati diventa molto importante per avere metodi di riferimento riconosciuti dalla comunità scientifica, ma anche da CE ed EFSA e quindi applicabili universalmente, rendendo possibile anche confronti tra risultati inter-laboratories. L’ EFSA propone aggiornamenti continui di metodi validati per la ricerca di determinati contaminanti, protocolli fondamentali per la sicurezza alimentare (11).

METODI DI ANALISI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI

L’allarme “deep/dark web” riguarda moltissimi prodotti contraffatti e mercati illegali, che trovano un vasto pubblico a causa dei costi imbattibilmente vantaggiosi, ma con un grande impatto sui problemi di sicurezza e salute pubblica. Fondamentali diventano quindi consapevolezza e informazione a diversi livelli da parte di specialisti, medici e farmacisti in primis e poi da qui la divulgazione pubblica al consumatore dell’importantissimo problema della sicurezza degli integratori alimentari, assolutamente dipendente dai canali di acquisto.

SICUREZZA O PERICOLO?

Riferimenti bibliografici

PEER REVIEWED

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Il tema della sicurezza alimentare rappresenta una sfida economico-sociale globale e le frodi alimentari sanitarie costituiscono un grave problema a livello di sanità pubblica. Per quanto riguarda le frodi riguardanti gli integratori alimentari, la presenza di adulteranti o contaminanti può rappresentare un grande rischio per la salute, soprattutto in relazione all’enorme mercato europeo con alti consumi di questi prodotti. L’Italia si conferma al primo posto in Europa, i dati più recenti parlano di 30 milioni di acquirenti con una spesa di circa 4 mld di euro/anno. Diventa quindi fondamentale informare i consumatori che i prodotti che non vengono acquistati presso canali ufficiali e sicuri (farmacie/parafarmacie) possono essere potenzialmente soggetti a contraffazione, rappresentando un reale rischio per la salute.

ABSTRACT