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Luciano Caglioti: un signore della chimica 

Ci ha lasciati un signore della chimica. E Teknoscienze perde una parte importante di sé. 

Perché il Professor Luciano Caglioti è stata una delle anime di un progetto editoriale che oggi è tra i più rilevanti nella stampa di settore sulla scena internazionale. 


Chi è Luciano Caglioti? 

“Figlio d’arte” (il padre Vincenzo, accademico e nome illustre della chimica italiana è stato presidente del CNR dal 1965 al 1972 e, con Fermi e Maiorana, uno dei “ragazzi di via Panisperna”. Essendo lui un chimico, diceva con modestia “io facevo solo il cuoco”… ), Luciano Caglioti è stato a sua volta docente, divulgatore scientifico, protagonista della chimica italiana anche grazie al ruolo di direttore del progetto CNR di "chimica fine e secondaria" e coordinatore del progetto strategico del CNR per l'impiego dei risultati della ricerca pubblica in ambiti industriali (1980 al 1990). 

In realtà l’aggettivo “italiana” è limitativo in sé. Perché il lavoro di ogni scienziato è patrimonio, al di là di ogni retorica, della umanità intera. Perché ogni risultato raggiunto in qualsiasi laboratorio chimico è un passo in avanti per tutta la comunità scientifica e quindi per ognuno di noi.  


Come la storia insegna, la “grande chimica italiana”, che ha prodotto risultati epocali, un nome per tutti, Giulio Natta, ha vissuto momenti particolarmente difficili a partire dalla fine degli anni ’60. I motivi sono tanti: congiunturali, politici, sociali in uno scenario globale sempre più complesso e caratterizzato da tensioni di ogni tipo. Non è stato facile ad una chimica nazionale che ha prodotto brevetti anche storici, reggere ad una evoluzione, spesso devastante, di mercati e scenari.  


E’ stato grazie a interventi e progetti di ampia visione e respiro, come, appunto, i progetti finalizzati del CNR che la nostra chimica ha progressivamente ripreso quota e ritrovato il ruolo che le spettava. E non a caso abbiamo citato il Nobel a Giulio Natta, e quindi alla virtuosa collaborazione tra una realtà storica come Montecatini e il Politecnico di Milano, perché il lavoro del CNR è andato in questa direzione. 


Come facilmente immaginabile un dialogo tra pubblico e privato richiede donne e uomini che sappiano dialogare. E come sappiamo il vero dialogo è caratterizzato soprattutto da una capacità di ascolto profondo. Doti che Luciano Caglioti aveva in pienezza e che gli hanno permesso di diventare protagonista in un cammino complesso, in una realtà complessa come sono stati gli anni del post-boom. 


Alla innata gentilezza e signorilità, arricchita da simpatia e accoglienza, Luciano Caglioti affiancava ricchezza intellettuale, preparazione scientifica e, soprattutto, capacità di visione e passione. Una “formulazione” con elementi, giusto per restare in metafora chimica, che gli hanno permesso di realizzare traguardi di cui oggi tanti operatori, realtà della chimica gli sono riconoscenti. 

Un ruolo “pubblico” il suo cui si affianca una intensa attività di divulgatore scientifico che ha anche promosso, ante-litteram,  istanze oggi irrinunciabili per un virtuoso futuro della chimica.  

Abbiamo parlato di visione. E’ lo spirito che caratterizza il lavoro di Teknoscienze che ha avuto Luciano Caglioti al suo fianco per tanti anni, sin dall’inizio. 


“Science for Industry” è il nostro motto. Un dialogo costante tra accademia, istituzioni, associazioni, aziende, ha fatto sì che le nostre pubblicazioni, a partire dalla capostipite “Chimica Oggi”, siano diventate nel tempo un riferimento accreditato per tutti gli operatori dei settori da noi trattati a livello internazionale. 

Una lezione, quella del professor Luciano Caglioti, di cui gli saremo sempre grati.